Tekhenu: l’obelisco del sole ci trasporta sulle sponde del Nilo, in un tempo remoto in cui gli dèi vegliavano sugli uomini e il sole scandiva il ritmo della vita e della morte.
Al centro del mondo sacro si erge l’obelisco di Amon-Ra, simbolo di luce e potere, intorno al quale prende forma un gioco di costruzione, fede e armonia cosmica.
Tekhenu: l’Obelisco del Sole è un eurogame strategico di peso medio-alto, elegante e profondo, dove la gestione dei dadi si intreccia al dualismo eterno tra purezza e corruzione, ordine e disordine.
Ogni decisione risuona come un’offerta agli dèi, e il sole, ruotando attorno all’obelisco, muta continuamente il destino dei giocatori e il volto stesso del tabellone.
Indice dei contenuti
Gli autori di Tekhenu: l’obelisco del sole
Dietro Tekhenu: l’Obelisco del Sole, edito da Giochix si celano due firme d’eccellenza del panorama ludico moderno.

Il primo è Daniele Tascini, mente creativa della celebre T-Series, una costellazione di eurogame complessi e profondi che include titoli come Tzolk’in, Teotihuacan e Trismegistus. La sua impronta è immediatamente riconoscibile: meccaniche eleganti, equilibrio matematico e un costante dialogo tra tema e struttura.
Accanto a lui troviamo Dávid Turczi, autore ungherese noto per la sua maestria nella creazione di modalità solo e automi intelligenti, capaci di riprodurre fedelmente il comportamento umano.
È anche l’autore di Tawantinsuyu: The Inca Empire, un altro eurogame di grande spessore strategico, apprezzato per la sua complessità e per l’ingegnosità delle sue meccaniche.
Panoramica del gioco
In Tekhenu: l’Obelisco del Sole, i giocatori competono per costruire il tempio di Amon-Ra, onorando le divinità egizie e mantenendo l’equilibrio tra luce e ombra.
Al centro del tabellone svetta l’obelisco, che ruotando proietta la sua ombra su sei aree, ognuna legata a un dio. I dadi collocati in queste zone assumono uno stato, puro, contaminato o proibito, determinando quali azioni possono essere eseguite.
Ogni turno prevede la scelta di un dado per edificare, produrre risorse o pregare una divinità, ma occorre bilanciare attentamente la propria posizione sulla bilancia della Maat, simbolo dell’ordine cosmico.
La partita si sviluppa in più round con due fasi di punteggio, premiando statue, edifici e gestione oculata delle risorse. Un’esperienza strategica e armoniosa, dove ogni decisione pesa come la pietra che costruisce il tempio.
Meccaniche di Tekhenu
Il cuore di Tekhenu è il suo sistema di draft dei dadi, un meccanismo tanto elegante quanto implacabile. A ogni turno, il giocatore sceglie un dado da una delle sei aree attorno all’obelisco e lo utilizza per compiere l’azione associata alla divinità corrispondente.

Ma non tutti i dadi sono uguali: a seconda di come l’obelisco proietta la luce, essi diventano puri, contaminati o proibiti, riflettendo la condizione spirituale del luogo.
L’uso di dadi puri o contaminati influenza la bilancia della Maat, che rappresenta l’ordine dell’universo. Mantenere l’equilibrio tra i due poli è fondamentale: un eccesso di corruzione o di purezza può compromettere l’ordine di turno o penalizzare il punteggio finale.
La rotazione periodica dell’obelisco altera la distribuzione di luce e ombra, costringendo i giocatori a ripensare costantemente la propria strategia in una danza luminosa di calcolo e opportunità.
Aspetto e componentistica di gioco
Tekhenu: l’Obelisco del Sole colpisce subito per la sua imponenza visiva. Il tavolo si riempie di pezzi in legno finemente sagomati, statue, pilastri, case e meeple, che restituiscono un senso di solidità e presenza scenica raro nei giochi moderni.
La verticalità dell’obelisco centrale, vero fulcro visivo e simbolico dell’esperienza, aggiunge profondità e teatralità, trasformando ogni partita in una sorta di rituale architettonico.
Meno riuscita, invece, la scelta delle risorse in cartone, che fanno rimpiangere materiali più moderni e tridimensionali, dando la sensazione di un ritorno ai giochi di quindici anni fa.
La plancia principale, ricca di icone e decorazioni in stile egizio, può inizialmente intimorire, ma una volta compresi i simboli si rivela chiara e ben strutturata, con un linguaggio grafico coerente che favorisce la leggibilità anche nelle partite più complesse.
Pro e contro del gioco
Tekhenu: l’Obelisco del Sole è un gioco che unisce eleganza e profondità, offrendo un’esperienza di grande spessore per chi ama pianificare e ottimizzare.
Si tratta di un titolo pensato soprattutto per giocatori esperti, anche se non è tra i più ardui del genere. Per i neofiti, la meccanica dei dadi che mutano posizione e valore a ogni rotazione dell’obelisco può risultare inizialmente disorientante, ma con poche partite si entra nel ritmo cosmico del gioco.
Pro
- Profondità strategica notevole: ogni azione genera conseguenze a catena, e ogni partita offre più strade verso la vittoria.
- Ambientazione e meccaniche perfettamente integrate: il sole e l’ombra dell’obelisco non sono solo estetica, ma parte viva del sistema di gioco.
- Componentistica di grande impatto visivo, con elementi in legno solidi e un obelisco che dona verticalità e presenza scenica.
- Alta rigiocabilità grazie alla variabilità dei dadi, delle carte e al continuo mutare delle condizioni di luce.
- Bilanciamento raffinato tra pianificazione a lungo termine e adattamento tattico, che premia la capacità di leggere la tavola.
Contro
- Setup rapido, ma fase di riordino lunga: smontare il gioco richiede più tempo che prepararlo.
- Le risorse in cartone appaiono datate rispetto alla qualità del resto dei materiali.
- L’obelisco, pur spettacolare, può ostruire parzialmente la visuale di alcune aree del tabellone.
- Interazione limitata nei duelli a due giocatori, mentre in tre il ritmo e la competizione si intensificano.
- Per i neofiti, il sistema di dadi che cambiano natura e posizione a ogni rotazione può risultare complesso nelle prime partite.
Un gioco che premia la pazienza, la precisione e la capacità di leggere il tempo come un ingegnere del sole: chi saprà domare l’ombra dell’obelisco, troverà in Tekhenu un’esperienza strategica appagante e ricca di sfumature.
Tekhenu l’obelisco del sole: Il nostro giudizio
Tekhenu: l’Obelisco del Sole è un eurogame che riesce a unire eleganza, profondità e coerenza tematica come pochi altri. Ogni scelta pesa, ogni dado lancia una sfida tra luce e ombra, e la sensazione di costruire qualcosa di grandioso è sempre presente.
L’obelisco centrale dona un fascino scenico unico, ma anche una meccanica viva che scandisce il tempo della partita.
Nonostante la curva di apprendimento iniziale, il gioco scorre con fluidità e regala grande soddisfazione a chi ama pianificare e adattarsi.
Alcune piccole sbavature nei materiali non intaccano un’esperienza complessivamente solida, tattica e stimolante. Un titolo consigliato a chi cerca una sfida equilibrata e profonda, capace di brillare anche dopo molte partite.
Valutazione finale
Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su Tekhenu: l’Obelisco del Sole.
Equilibrio impeccabile tra pianificazione e adattamento tattico
Obelisco scenografico e materiali solidi, risorse in cartone sottotono
Ottimo in tre giocatori, solido in due ma meno interattivo
Regole chiare ma meccaniche complesse per i neofiti

[…] Spesso il tema è solo un pretesto estetico: ciò che conta davvero è costruire un motore economico o gestionale che funzioni al meglio. Gli Eurogame puntano alla soddisfazione mentale più che all’adrenalina, offrendo partite tese e silenziose, ma incredibilmente gratificanti per chi ama il calcolo e la logica. Esempi celebri: Catan, Agricola, Terra Mystica, Tekhenu. […]
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