I Ratti di Wistar è un gioco da tavolo ideato da Marco Pranzo e Simone Luciani, pubblicato da Cranio Creations nel 2023.
Ambientato in un laboratorio segreto, il gioco trasporta i partecipanti nei panni di 4 topi geneticamente potenziati che, appena evasi dalle gabbie, competono per fondare la colonia più prospera.
Dietro un tema curioso e divertente si nasconde un gestionale eurogame elegante, dove pianificazione e ottimizzazione delle azioni sono la chiave per la vittoria.
Ogni scelta conta: dal reclutamento degli aiutanti all’esplorazione delle stanze, fino alla conquista di nuove risorse.
Le regole sono intuitive, ma la profondità tattica sorprende già dopo le prime partite, offrendo un perfetto equilibrio tra strategia e fluidità. Con materiali di pregio e un comparto visivo accattivante, I Ratti di Wistar si distingue come uno dei titoli più interessanti della scena italiana recente.
Indice dei contenuti
Gli autori dietro I Ratti di Wistar: Luciani e Pranzo, due menti in perfetto equilibrio
Ideato da Simone Luciani e Marco Pranzo, I Ratti di Wistar porta la firma di due autori italiani molto diversi ma complementari.

Luciani, noto per titoli “stretti” e profondamente strategici come Tzolk’in, Grand Austria Hotel e Lorenzo il Magnifico, conferisce al gioco la sua inconfondibile impronta di equilibrio e tensione in ogni scelta.
Sabia, già autore di Anunnaki e Wendake, aggiunge invece un tocco narrativo e un’attenzione particolare al flusso di gioco e alla coerenza tematica.
Il risultato è un eurogame accessibile ma tutt’altro che banale, dove ogni azione va pianificata con cura e ogni mossa avversaria può ribaltare la partita. Un progetto che conferma ancora una volta la solidità della scuola autoriale italiana nel panorama internazionale.
Meccaniche de I Ratti di Wistar
I Ratti di Wistar combina un sistema di selezione azioni tramite ruota con una notevole varietà di carte che influenzano strategia e ritmo di gioco.

Le carte rappresentano invenzioni, alleati o bonus che modificano le regole, permettendo di personalizzare la propria colonia e di sperimentare approcci sempre diversi.
Gli spazi azione sono pochi e molto contesi, il che costringe spesso a ripensare i propri piani in corsa: una caratteristica che amplifica la sensazione di “stretta” tipica dei titoli di Luciani.
Giocare per primi può fare la differenza, e non a caso esiste un’azione specifica per ottenere la priorità nel turno successivo.
I punti si accumulano in diversi modi, completando carte, sfruttando bonus di fine partita o sviluppando il proprio laboratorio, offrendo più percorsi verso la vittoria. L’interazione indiretta e la tensione costante rendono ogni partita un esercizio di adattamento e precisione tattica.
Design e componenti tra alti (molti) e bassi (pochi)
Sul piano estetico, I Ratti di Wistar è un piccolo gioiello. Le carte e il tabellone sono così curati che potrebbero tranquillamente essere appesi alle pareti: ogni illustrazione racconta una storia, restituendo un mondo di topi geniali e ingegnosi con uno stile vivace e coerente.

Le plance dei giocatori sono solide e ben organizzate, mentre i segnalini e le miniature dei topini, con i loro sorrisi buffi, aggiungono un tocco di simpatia e leggerezza.
Il lato negativo riguarda la ruota delle azioni, posta inspiegabilmente in modo decentrato e da assemblare a ogni partita (altrimenti non entra nella scatola): un discreto autogoal per un gioco altrimenti così rifinito.
Curiosa anche la palette di colori: i toni pastello sono piacevoli ed azzeccatissimi, ma il “verdino che non ce l’ha fatta” ed il “giallo troppo simile al verdino” creano una leggera confusione visiva nelle partite a quattro.
Dettagli minori, perché nel complesso il design è davvero da promozione diretta. Avessero pensato a plance dual layer sarebbe stato veramente il top.
Difficolta e scalabilità del gioco
Come ogni titolo firmato da Simone Luciani, anche I Ratti di Wistar è un gioco “stretto”, dove ogni turno richiede scelte ponderate e pianificazione a lungo termine.

Tuttavia, rispetto ad altri suoi progetti, non trasmette quella sensazione di immobilità a metà partita in cui ci si ritrova a pensare a metà partita di “non aver ancora fatto un tubo”.
Qui il ritmo è più fluido, e la soddisfazione arriva presto, anche grazie alla progressione tangibile del proprio covo.
Le possibilità strategiche sono ampie, ma tentare di fare tutto è la ricetta perfetta per finire ultimi: serve focus e capacità di adattamento.
La scalabilità è ottima, con un rendimento ideale in tre giocatori ma perfettamente godibile anche in due o quattro. Non abbiamo testato la modalità solitaria, ma le recensioni la segnalano come sorprendentemente curata e gratificante.
Per chi è consigliato i Ratti di Wistar
I Ratti di Wistar non è un titolo per neofiti assoluti: la gestione delle azioni, le molte carte e la necessità di pianificare con attenzione potrebbero scoraggiare chi si avvicina per la prima volta agli eurogame.
Tuttavia, per chi ha già qualche esperienza con il genere, o ha apprezzato altri giochi di Simone Luciani, questo titolo rappresenta una scelta perfetta.
È meno punitivo di altri progetti dell’autore, ma conserva tutta la sua profondità strategica, offrendo un equilibrio ideale tra controllo e flessibilità.
Se volete introdurre un amico alle meccaniche tipiche di questo designer senza travolgerlo con complessità eccessiva, questo titolo è il punto di partenza ideale: un gioco che insegna, diverte e, partita dopo partita, mostra nuove sfumature.
Ratti di Wistar: il nostro giudizio
I Ratti di Wistar è un titolo che colpisce prima di tutto per la sua eleganza. Ogni elemento, dalle illustrazioni al design del tabellone, trasmette una cura rara, tanto che lo si potrebbe acquistare anche solo per il suo aspetto visivo.
Il lavoro grafico è straordinario, capace di unire leggibilità e fascino in un equilibrio perfetto, e contribuisce a rendere ogni partita un piccolo piacere estetico oltre che strategico.
Dal punto di vista ludico il gioco scorre bene, resta profondo e stimolante senza mai diventare pesante o frustrante.
Ogni decisione è significativa ma fluida e la sensazione di crescita è costante. Qualche dettaglio tecnico poteva essere rifinito meglio, come la ruota decentrata o la somiglianza di alcuni colori, ma si tratta di sfumature. Un gestionale elegante, appagante e visivamente impeccabile.
Valutazione finale
Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su I Ratti di Wistar (Cranio Creations).
Esteticamente splendido e curatissimo, sarebbe stato da nove se non fosse per la ruota decentrata
Elegante e fluido, con molte vie per la vittoria e una tensione costante in ogni scelta
Ottimo in ogni configurazione, dà il meglio in tre giocatori ma funziona perfettamente anche in due o quattro
Alta varietà grazie alle carte e alle diverse strategie possibili, sempre stimolante da riprendere
Voto finale medio: 8.1/10

[…] Prova anche: I Ratti di Wistar: un gestionale intelligente e originale tutto italiano. […]
[…] gioco nasce dalla collaborazione tra Simone Luciani, autore noto per titoli come Ratti di Wistar, e Dávid Turczi, firma di punta di giochi profondi come Tekhenu e Tawantinsuyu: The Inca […]
[…] Anche le illustrazioni, pur funzionali, rispecchiano un’estetica anni Duemila che oggi può sembrare un po’ datata rispetto agli standard raffinati introdotti da Stonemaier o da titoli come I ratti di Wistar. […]