scatola dead man no tales
Dead man tell no tales - Foto Ghenos Games

Dead Men Tell No Tales è un gioco da tavolo cooperativo, edito da Ghenos Games, ambientato a bordo di una nave pirata che sta letteralmente andando in pezzi. Il gruppo di giocatori interpreta una ciurma decisa a saccheggiare il vascello prima che le fiamme, le esplosioni o gli scheletri a bordo rendano impossibile la fuga.

La nave viene esplorata stanza dopo stanza, rivelando tessere sempre diverse che determinano incendi, nemici e condizioni di pericolo crescenti.

Ogni turno richiede decisioni rapide: dove intervenire prima, quanto rischiare, come condividere le azioni per evitare che il panico prenda il sopravvento.

L’atmosfera è tesa fin dall’inizio e il gioco punta su cooperazione pura, difficoltà elevata e una forte identità tematica che immerge immediatamente i giocatori nell’avventura.

Se ti piacciono i cooperativi un po’ meno impegnativi prova anche Alien il destino della Nostromo.

Componenti del gioco

I componenti di Dead Men Tell No Tales colpiscono subito per quantità e cura estetica. Noi abbiamo testato la versione inglese, che include token ben realizzati e resistenti, con una grafica leggibile e coerente con il tema piratesco.

dead men tell no tales plancia giocatore
Plancia del giocatore di Dead Men Tell no Tales – Foto Recensioni giochi da Tavola

La scatola contiene un set corposo di tessere stanza che formano la nave in fiamme, ciascuna con valori di calore, percorsi e icone che determinano gli effetti di gioco. S

ono presenti dadi del fuoco, utilizzati per gestire la propagazione delle fiamme, oltre ai segnalini esplosivo, trappole, barricate e nemici scheletrici.

Ogni giocatore ha una scheda personaggio con abilità uniche e un indicatore di fatica. Completano il tutto i token tesoro, le carte per gli eventi e il mazzo nemici, più un regolamento chiaro e illustrato.

Meccaniche di Dead Men no Tales

Le meccaniche di Dead Men Tell No Tales ruotano attorno a un sistema cooperativo puro, in cui ogni decisione del gruppo può determinare la sopravvivenza o il fallimento dell’intera missione.

dead men tell no tales nave pirata
Fase avanzata di gioco in Dead Men Tell no Tales – Foto Recensioni giochi da Tavola

A ogni turno il giocatore dispone di un numero limitato di azioni: muoversi tra le stanze, combattere gli scheletri, controllare gli incendi, raccogliere tesori o posizionare barriere per contenere il caos.

La nave viene esplorata progressivamente rivelando nuove tessere, che spesso introducono pericoli immediati, aumentando la temperatura generale o innescando esplosioni a catena.

La gestione del calore è centrale: un personaggio può svenire se accumula troppa fatica, compromettendo il turno e lasciando il gruppo in difficoltà.

Il gioco sfrutta anche un sistema di propagazione del fuoco con dadi che mantiene alta la tensione e richiede pianificazione costante. Il tutto porta a un’esperienza intensa, strategica e raramente indulgente.

Difficoltà del gioco e curva di apprendimento

La difficoltà di Dead Men Tell No Tales è uno degli aspetti più discussi, e non potrebbe essere altrimenti. Non è un gioco per tutti, anche perché la prima vera battaglia inizia ben prima di mettere piede sulla nave: il regolamento è scritto in modo poco chiaro e la traduzione non aiuta.

Alcune carte presentano istruzioni ambigue, come il pirata che sembrerebbe spegnere il fuoco in tutte le stanze quando in realtà non è così.

Nella nostra prima partita abbiamo interpretato talmente tante regole in modo errato da poter quasi pubblicare una variante non ufficiale.

Una volta però capito il funzionamento reale (bisogna farsi un giro tra i vari blog) reale, il gioco si rivela spietato: anche impostandolo alla difficoltà minima, la sfida è altissima. Proprio per questo, riuscire a trascinare un tesoro fuori dalla nave dà una soddisfazione enorme, di quelle che ripagano ogni partita fallita.

Scalabilità di Dean Men tell no Tales

La scalabilità di Dead Men Tell No Tales è sorprendentemente solida. Brilla in particolare in tre giocatori, dove il ritmo resta teso ma ben bilanciato, senza tempi morti e con una buona distribuzione delle responsabilità.

Anche nelle altre configurazioni, da 1 a 5 partecipanti, il gioco mantiene coerenza e sfida, adattando la pressione e il livello di caos senza perdere intensità.

Pro e contro del gioco

Dead Men Tell No Tales offre un’atmosfera eccezionalmente immersiva grazie alla nave in fiamme, al sistema del calore e alla costante sensazione di pericolo che accompagna ogni turno, supportata da meccaniche cooperative solide che richiedono coordinazione e pianificazione.

La rigiocabilità è alta e la scalabilità funziona bene in tutte le configurazioni, garantendo partite sempre tese.

Tuttavia, il gioco presenta difetti importanti: il manuale è scritto in maniera terribile, sia in inglese sia nella versione tradotta, con regole spiegate male e carte spesso ambigue che generano confusione nelle prime partite.

La difficoltà è molto elevata e può risultare frustrante per i gruppi meno esperti, mentre la forte componente casuale, tra dadi e tessere rivelate, potrebbe non soddisfare chi preferisce un controllo strategico più rigoroso.

A chi consigliamo quest’avventura piratesca

Consigliamo Dead Men Tell No Tales ai gruppi che amano i cooperativi impegnativi, quelli in cui ogni scelta pesa e la sconfitta arriva spesso, ma proprio per questo la vittoria ha un sapore particolare.

È ideale per giocatori che apprezzano la tensione costante, la gestione di situazioni critiche e la necessità di discutere ogni mossa come una squadra affiatata.

Funziona molto bene con persone abituate ai giochi da tavolo moderni e che non si spaventano davanti a regolamenti poco chiari o a una componente casuale significativa.

È perfetto per serate di gioco intense, per chi cerca sfide sempre diverse e per tavoli che preferiscono l’ambientazione forte e la collaborazione serrata rispetto alla leggerezza o alla competizione diretta.

Il nostro giudizio finale su Dead Men Tell no Tales

Il giudizio finale su Dead Men Tell No Tales è quello di un cooperativo duro, atmosferico e pensato per gruppi che non temono la sconfitta ripetuta. La sua forza sta nella tensione costante: ogni stanza rivelata, ogni dado del fuoco lanciato, ogni punto fatica guadagnato contribuisce a una partita densa di decisioni critiche e momenti di vera emergenza.

Quando la squadra funziona, il gioco regala soddisfazioni notevoli, soprattutto nella fuga con i tesori mentre la nave crolla pezzo dopo pezzo.

Tuttavia, il regolamento scritto male, sia in inglese che nella versione tradotta, pesa molto sulle prime partite e richiede pazienza per essere assimilato. Una volta superato questo ostacolo, il gioco mostra tutto il suo valore, offrendo un’esperienza intensa e memorabile.

Valutazione finale

Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su Dead Men Tell No Tales.

Design e componenti
Atmosfera curata e materiali abbondanti, ma il manuale – sia inglese che tradotto – è scritto malissimo e incide in modo significativo sull’esperienza della prima partita.
6.5/10
Strategia
Una buona quantità di decisioni critiche, gestione del rischio e coordinazione costante. Nonostante la fortuna influisca, il livello strategico rimane soddisfacente.
7.5/10
Meccaniche
Sistema cooperativo teso, propagazione del fuoco efficace e gestione della fatica avvincente. Alcune carte ambigue e la difficoltà estrema ne limitano la fluidità.
7/10
Rigiocabilità
Nave modulare, eventi imprevedibili e tensione costante rendono ogni partita diversa, mantenendo il gioco interessante per molte sessioni.
7.5/10

Voto finale medio: 7.1/10

Di Toscana Daniele Ferruccio

Giocatore esperto ma senza pretese da professionista, mi piace valutare i giochi da tavolo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per il loro impatto estetico ed emotivo. Nelle mie recensioni cerco di raccontare l’esperienza di gioco in modo accessibile e diretto, pensando a chi si sta avvicinando a questo mondo o ha iniziato da poco a esplorarlo. Non mi interessa riempire le schede di termini complessi o calcoli strategici: preferisco concentrarmi su ciò che un gioco trasmette al tavolo, sulle sensazioni e sul divertimento condiviso. I giocatori più tecnici forse storceranno il naso, ma chi cerca impressioni sincere e concrete troverà nei miei articoli una voce familiare e autentica.

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