scatola cooper Island versione inglese
Foto Capstone Games

Cooper Island, edito in Italia da Uplay Edizioni, è un gioco che è definito da molti il più stretto tra i giochi stretti. Un titolo di piazzamento lavoratori (pochi), ambientato nei giorni delle grandi esplorazioni marittime.

Ogni giocatore sbarca su un’isola inesplorata, pronto a fondare il proprio insediamento, tracciare rotte e costruire porti. Ma l’abbondanza qui è solo un miraggio: il legno scarseggia, il cibo non basta mai e ogni errore si paga caro.

Cooper Island non perdona, ma regala un senso di conquista raro. Dopo poche mosse ti accorgi che non stai semplicemente esplorando un’isola, ma te stesso: la tua capacità di prevedere, ottimizzare e resistere alla pressione.

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Meccaniche di gioco di Cooper Island

Le meccaniche di Cooper Island riflettono la sua natura esigente e calcolata. Ogni turno ruota attorno al piazzamento di due soli lavoratori (ma fino a 4 sbloccabili e due potenziabili), che devono coprire una gamma di azioni fondamentali: raccogliere risorse, esplorare l’isola, costruire edifici e far avanzare la propria nave lungo la costa.

Cooper island gioco
Cooper island è un gioco che si sviluppa verso l’alto – Foto Recensioni giochi da Tavola

Il cuore del sistema è la posa dei tasselli terreno, che si possono sovrapporre creando livelli sempre più alti e quindi risorse di valore crescente. È una progressione verticale, quasi fisica, che dà al tabellone un senso di crescita tridimensionale.

Tutto, però, è stretto: le azioni sono poche, le risorse svaniscono in un attimo e ogni mossa sbagliata lascia un vuoto difficile da colmare. Cooper Island costringe a pianificare con largo anticipo, ma premia la precisione millimetrica, trasformando ogni turno in un piccolo puzzle di efficienza e ingegno.

Componenti del gioco: discreti ma con qualche pecca

Dal punto di vista dei componenti, Cooper Island si presenta bene ma non è esente da pecche. Il colpo d’occhio iniziale è piacevole: colori equilibrati, illustrazioni chiare e un tabellone che cambia forma in base al numero di giocatori, adattandosi elegantemente alle diverse configurazioni di partita. Tuttavia, la qualità dei materiali non è uniforme.

plancia giocatore cooper island
Le plance sono in cartoncino sottile – Foto Recensioni giochi da Tavola

Le plance personali sono di cartoncino sottile e, durante la partita, qualsiasi elemento appoggiato sopra tende a scivolare, creando un fastidio costante.

Ancora più discutibile è la scelta di rappresentare le statue, 20 in totale, con semplici segnalini di cartoncino, quando altri componenti sono in legno.

Considerando la quantità ridotta, realizzarle in legno non avrebbe inciso molto sui costi. Nel complesso, si poteva fare meglio ma anche molto di peggio: il gioco supera comunque la sufficienza, grazie a un’estetica coerente e funzionale.

Curva di apprendimento e scalabilità: solo per giocatori navigati

La curva di apprendimento è il vero ostacolo di Cooper Island, o forse la sua più grande attrattiva, a seconda di chi lo affronta.

Per gli amanti delle meccaniche strette e punitrici, il gioco diventa rapidamente una dipendenza: ogni partita spinge a migliorarsi, a capire come ottimizzare l’impossibile, a cercare la perfezione in pochi turni. In molti forum si leggono cose come: “alla prima partita ho fatto massimo 5 punti!”. In ogni caso noi che di partite ne abbiamo fatte, difficilmente abbiamo superato i 30.

Ma per i neofiti è una trappola: presentare Cooper Island come primo gestionale significa rischiare di farli scappare verso giochi ben più leggeri, se non direttamente verso una mano di scala 40.

Sul fronte della scalabilità, invece, il titolo si difende molto bene. In due giocatori è eccellente, in tre resta equilibrato e teso, mentre in quattro le partite tendono ad allungarsi oltre misura, pur mantenendo sempre un buon livello di fluidità e tensione.

Pro e conto di Cooper Island

Cooper Island è uno di quei titoli che dividono nettamente il pubblico. Tra i pro, spicca la profondità strategica: ogni mossa ha conseguenze tangibili e la sensazione di crescita, data dalla costruzione verticale dell’isola, è estremamente gratificante. Il gioco regala un senso di controllo e sfida costante che cattura chi ama pianificare ogni dettaglio.

tabellone gioco cooper island
Tabellone di gioco nel setup a 2 giocatori – Foto Recensioni giochi da Tavola

Anche la rigiocabilità è notevole, grazie alle molteplici strade verso la vittoria e all’interazione indiretta tra i giocatori, che mantiene alta la tensione senza mai diventare caotica.

Tra i contro, emergono la scarsità di risorse (ma questo ad alcuni piace n.d.r.) e il ritmo severo, che possono risultare frustranti per chi cerca esperienze più rilassate. La produzione non sempre all’altezza e la curva di apprendimento ripida ne fanno un titolo esigente, adatto a un pubblico esperto e paziente.

Il nostro giudizio su Cooper Island

Cooper Island è un titolo relativamente recente, ma oggi si trova facilmente a prezzi davvero bassi noi stessi lo abbiamo acquistato in offerta a soli 16 euro.

Probabilmente molti giocatori, spaventati dalla sua durezza, lo hanno lasciato sugli scaffali dopo una o due partite. Un errore comprensibile, perché questo è un gioco che non si lascia amare subito: richiede tempo, dedizione e più di tre o quattro partite per rivelare tutta la sua profondità.

Noi lo abbiamo giocato molto e da amanti delle meccaniche strette, lo apprezziamo enormemente. La tensione costante, la precisione richiesta e la sensazione di lotta per ogni singola risorsa lo rendono appagante.

Tuttavia, è giusto dirlo: non è un titolo per tutti, neppure per i giocatori esperti che si avvicinano ai gestionali per la prima volta.

Valutazione finale

Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su Cooper Island (Uplay Edizioni).

Componenti
Buona resa visiva ma materiali disomogenei
6/10
Strategia e profondità
Gestione risorse impeccabile e soddisfacente complessità
9.5/10
Scalabilità
Ottimo in due, buono in tre, un po’ lungo in quattro
6.5/10
Rigiocabilità
Alta, ma richiede dedizione e gusto per la sfida
7/10

Voto finale: 7.5/10

Di Toscana Daniele Ferruccio

Giocatore esperto ma senza pretese da professionista, mi piace valutare i giochi da tavolo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per il loro impatto estetico ed emotivo. Nelle mie recensioni cerco di raccontare l’esperienza di gioco in modo accessibile e diretto, pensando a chi si sta avvicinando a questo mondo o ha iniziato da poco a esplorarlo. Non mi interessa riempire le schede di termini complessi o calcoli strategici: preferisco concentrarmi su ciò che un gioco trasmette al tavolo, sulle sensazioni e sul divertimento condiviso. I giocatori più tecnici forse storceranno il naso, ma chi cerca impressioni sincere e concrete troverà nei miei articoli una voce familiare e autentica.

3 commenti a “Cooper Island: il gioco “stretto” che premia solo i navigatori più abili”
  1. Ottima recensione per un gioco che secondo me è stato poco apprezzato, forse perché inizialmente molto punitivo.

    Per me è uno di quei titoli che va giocato almeno 4 o 5 volte per apprezzarlo pienamente.

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