Di Agricola, edito da Lookout Games ed uscito nel 2007, c’è ben poco da dire che non sia già stato scritto. Quando compare il nome di Rosenberg, sappiamo che nel novanta per cento dei casi avremo a che fare con ortaggi, grano e animali, e questo titolo non fa eccezione.
La cosa sorprendente è quanto sia invecchiato bene: a distanza di quasi vent’anni rimane uno dei gestionali più solidi, tesi e gratificanti del panorama moderno.
Non lo definirei un entry level per la difficoltà, perché qualche scelta punitiva c’è, ma piuttosto perché, se si vuole iniziare a esplorare questo genere, Agricola è il primo riferimento naturale.
È il gioco che ti insegna cos’è davvero il piazzamento lavoratori, che ti mette davanti alla pressione delle decisioni e che, senza fronzoli, ti fa capire perché l’agricoltura sia diventata un tema così iconico nei moderni eurogame.
Agricola
Editore: Lookout Games
Un classico moderno del piazzamento lavoratori, profondo, teso e sempre ricco di scelte significative. Il gestionale agricolo che ha definito un’intera epoca di eurogame.
Prezzo consigliato: 59,00 €
Il link presente in questa sezione è un link di affiliazione Amazon: se effettui un acquisto attraverso di esso, il sito potrebbe ricevere una piccola commissione, senza alcun costo aggiuntivo per te.
Indice dei contenuti
Agricola: le meccaniche di gioco
Le meccaniche di Agricola sono il cuore pulsante dell’esperienza e il motivo per cui, ancora oggi, viene studiato e consigliato. Parliamo di un piazzamento lavoratori puro, dove ogni azione è esclusiva: se qualcuno la occupa prima di te, devi cambiare piano al volo. Questa tensione costante è ciò che rende ogni turno significativo.

La gestione della famiglia, che cresce ma richiede più cibo, introduce una pressione crescente che accompagna tutta la partita. Il sistema di raccolta progressiva delle risorse sulle azioni non scelte crea un ritmo naturale che premia il tempismo.
A questo si aggiungono le carte occupazione e miglioramento, capaci di modificare le strategie in modo anche drastico, garantendo una rigiocabilità altissima. Il risultato è un puzzle gestionale serrato, dove ogni scelta ha conseguenze immediate e di lungo periodo. E’ un gioco dove per vincere dovrai diversificate ma allo stesso tempo, non potrai fare tutto.
Componenti del gioco: è invecchiato bene?
Quando Agricola uscì era considerato un vero tripla A del mondo dei board game: componenti abbondanti, materiali solidi, un mucchio di carte che garantivano varietà infinita. Oggi, pur essendo invecchiato bene, qualche segno del tempo lo mostra.

Nella versione del 2007 che abbiamo provato, ad esempio, la scelta cromatica di pietre e cinghiali non è particolarmente felice: a colpo d’occhio si distinguono meno del necessario e un restyling avrebbe aiutato.
Anche le illustrazioni, pur funzionali, rispecchiano un’estetica anni Duemila che oggi può sembrare un po’ datata rispetto agli standard raffinati introdotti da Stonemaier o da titoli come I ratti di Wistar.
Tuttavia, nel complesso resta un gioco più che sufficiente dal punto di vista produttivo, ben oltre la media della sua epoca e ancora perfettamente godibile al tavolo.
Scalabilità e durata di Agricola
Agricola sorprende per la sua ottima scalabilità: funziona bene in ogni configurazione, dall’assolo fino ai cinque partecipanti, anche grazie a spazi azione calibrati per ogni numero di giocatori.
Detto questo, il gioco dà il meglio di sé in tre o quattro, dove la competizione sugli spazi diventa più intensa ma senza sfociare nel caos.
Il setup, nonostante la mole di materiali, è sorprendentemente rapido: pochi passaggi chiari e si è pronti a iniziare.
Quanto alla durata, ci si può orientare su una media di 40 minuti a giocatore, quindi una partita completa può andare da un’esperienza compatta in solitario fino a una serata piena con un gruppo numeroso.
È un titolo che richiede concentrazione, ma la soddisfazione nella costruzione della propria fattoria ripaga ampiamente il tempo investito.
Pro e contro del gioco
Quando si parla dei punti di forza di Agricola, il primo elemento che emerge è la sua capacità di creare una tensione costante, quella sensazione di dover sempre fare una scelta importante senza avere abbastanza azioni a disposizione.

È un gioco che restituisce una soddisfazione autentica nello sviluppo della fattoria e che, grazie alle carte occupazione e miglioramento, mantiene una varietà enorme tra una partita e l’altra. Anche la scalabilità e la profondità strategica sono tra i suoi maggiori meriti, rendendolo un titolo che cresce con chi lo gioca.
Dall’altra parte, bisogna riconoscere che Agricola può risultare punitivo, specialmente nelle prime partite, e la necessità di sfamare la famiglia può sembrare opprimente a chi preferisce gestionali più rilassati.
Alcune scelte estetiche della versione originale mostrano i segni del tempo e la mole di carte può intimidire i neofiti. Tuttavia, sono compromessi ampiamente ripagati dall’esperienza complessiva, che rimane solida e gratificante.
A chi consigliamo Agricola
A chi consigliamo Agricola? Ai giocatori esperti non serve nemmeno dirlo: lo conoscono già e spesso lo considerano un classico imprescindibile.
Ma il punto interessante è che, pur non essendo semplicissimo, è anche il primo titolo che suggeriamo a chi vuole avvicinarsi al piazzamento lavoratori “da grandi”. Agricola è uno di quei giochi che definiscono un genere, un po’ come quei film che chi studia cinema deve per forza vedere almeno una volta.
Non solo insegna le basi, ma mette subito in luce cosa rende affascinante la gestione delle risorse, delle priorità e della pressione. Per chi vuole capire davvero come funziona un eurogame moderno, è difficile trovare un punto di partenza migliore.
Il nostro giodizio finale sul gioco
Il nostro giudizio finale su Agricola non può che essere estremamente positivo. A quasi vent’anni dalla sua uscita, resta un riferimento assoluto per chi vuole capire cosa significhi davvero giocare un gestionale strategico.
Non è un titolo morbido, né vuole esserlo: ti mette subito davanti a scelte difficili, ti costringe a pianificare e ti premia solo quando ogni tassello del tuo piccolo ecosistema agricolo trova il suo posto.
È un gioco che insegna, forma e affascina, capace di coinvolgere sia chi muove i primi passi nel genere sia chi da anni frequenta i tavoli dei moderni eurogame. Se c’è un classico che merita ancora spazio nella ludoteca, Agricola è senza dubbio tra i primi della lista.
Valutazione finale
Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su Agricola.
Materiali solidi e funzionali per l’epoca, anche se alcune scelte cromatiche e un’estetica un po’ datata mostrano gli anni. Resta comunque più che sufficiente.
Piazzamento lavoratori puro, tensione costante e decisioni significative a ogni turno. Le carte aumentano profondità e linee strategiche.
Ottimo in tutte le configurazioni, con un equilibrio particolarmente efficace in tre o quattro giocatori e un solitario sorprendentemente valido.
La grande varietà di carte e combinazioni garantisce partite sempre diverse, pur con una struttura che resta abbastanza rigida.
Voto finale medio: 7.5/10