Nucleum, edito in Italia da Cranio Creations, è un eurogame complesso e moderno ambientato in una Germania ucronica dell’Ottocento, dove l’energia nucleare è stata scoperta con un secolo di anticipo.
Il gioco nasce dalla collaborazione tra Simone Luciani, autore noto per titoli come Ratti di Wistar, e Dávid Turczi, firma di punta di giochi profondi come Tekhenu e Tawantinsuyu: The Inca Empire.
Insieme hanno costruito un titolo che unisce pianificazione a lungo termine, gestione delle risorse e una rete energetica che si sviluppa mossa dopo mossa, creando una sensazione di crescita costante.
L’interazione indiretta è continua: ogni scelta influenza la produzione, le connessioni sulla mappa e lo sviluppo industriale.
È un gioco pensato per esperti, con una struttura densa ma estremamente appagante per chi ama rompicapi strategici e sequenze di azioni che si incastrano in modo elegante.
Nucleum
Editore: Cranio Creations
Un eurogame complesso e profondissimo firmato da Simone Luciani e Dávid Turczi: un titolo per veri strategist, ricco di incastri, reti energetiche da ottimizzare e decisioni pesanti ad ogni turno.
Prezzo indicativo: 59,90 €
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Indice dei contenuti
Componenti del gioco ottimi ma con qualche pecca
I materiali di Nucleum sono solidi e abbondanti, con plance spesse e tessere ben realizzate, ma il tabellone principale lascia molte perplessità.

La mappa è funzionale dal punto di vista informativo, ma la scelta cromatica non aiuta: i toni adottati si sovrappongono facilmente e, man mano che le tessere ferrovia occupano la plancia, distinguere i collegamenti diventa sempre meno immediato.
Non è tanto un problema di simbologia, quanto di palette: i colori scelti mancano di contrasto e tendono a “impastarsi” tra loro, rendendo complicato capire quali città appartengano davvero alla stessa rete.
Anche l’impatto estetico generale non è dei più riusciti; pur rimanendo coerente con l’ambientazione, il colpo d’occhio non è particolarmente elegante e rischia di risultare un po’ pesante durante le fasi più avanzate della partita.
Meccaniche di gioco di Nucleum
Le meccaniche di Nucleum sono tanto affascinanti quanto impegnative. Il vero nodo che manda in crisi molti giocatori non è la gestione delle tessere azione in sé, ma il complesso sistema di produzione e trasporto: l’uranio deve prima raggiungere una centrale, e solo da lì l’energia prodotta può essere convogliata verso una città, il tutto attraverso una rete che deve essere perfettamente connessa.
Questo doppio flusso, materia prima in ingresso ed energia in uscita, richiede una pianificazione chirurgica, perché ogni tratto di ferrovia e ogni collegamento influisce sulla possibilità di completare contratti, attivare rendite e ottimizzare il proprio motore.
È senza dubbio un gioco complicato, ma per chi ama le sfide strategiche rappresenta uno dei titoli più appaganti oggi in circolazione (E lo dico con cognizione di causa: prima di scrivere questa recensione ho vinto una partita in tre… a mani basse. n.d.r.).
Scalabilità e durata di Nucleum
La durata di Nucleum è uno degli elementi da considerare prima di metterlo sul tavolo: non è un gioco breve, anzi.
Con giocatori non esperti può tranquillamente superare le tre ore, mentre con un gruppo rodato si può stimare circa 40 minuti a giocatore, una tempistica comunque impegnativa per un eurogame moderno.
Sul fronte della scalabilità il titolo sorprende in positivo, perché risulta solido e ben bilanciato in tutte le configurazioni da 2 a 4 partecipanti.
La resa migliore, però, emerge chiaramente in tre giocatori, dove il ritmo si mantiene fluido e la competizione sulla mappa raggiunge il giusto equilibrio.
Vale la pena segnalare anche la presenza dell’automa, molto apprezzato dalla community internazionale: non l’abbiamo provato personalmente, ma le opinioni concordano nel definirlo una soluzione valida per esperienze in solitario o partite in due più tese e strategiche.
Pro e contro del gioco
Nucleum offre una profondità strategica rara anche per gli standard degli eurogame complessi. Ogni turno richiede scelte ragionate, combinazioni di tessere azione da ottimizzare e una rete ferroviaria da costruire con precisione millimetrica.
È un gioco che premia la pianificazione a lungo termine e regala un’enorme soddisfazione a chi ama rompicapi articolati e sequenze di azioni che si incastrano alla perfezione.
La scalabilità è buona, l’automa è considerato solido dalla community e la rigiocabilità alta grazie alla varietà di obiettivi e configurazioni.
Di contro, la curva di apprendimento è ripida e le prime partite possono risultare lente, soprattutto per chi non è abituato a titoli “heavy”.
Il regolamento non è dei più fluidi e il set-up richiede tempo e attenzione. Va menzionato anche il tabellone, visivamente denso e poco contrastato, che può creare confusione nelle fasi avanzate di gioco. Inoltre, in due giocatori il titolo funziona ma non raggiunge la tensione e la competizione che emergono nelle partite in tre o quattro.
A chi consigliamo Nucleum?
Nucleum è un titolo che va consigliato con cognizione di causa, perché non è un eurogame per tutti. Lo apprezzeranno soprattutto i giocatori esperti, quelli che amano pianificare ogni dettaglio, affrontare sistemi complessi e dedicare una serata intera a un’unica partita.
Chi cerca sfide strategiche di alto livello, chi ama studiare la mappa, ottimizzare reti e motori produttivi e chi non si spaventa davanti a un regolamento corposo troverà in questo gioco un’esperienza appagante e ricca di profondità.
È meno indicato invece, per neofiti o gruppi che preferiscono partite veloci e titoli immediati: la curva di apprendimento ripida rischia di scoraggiare chi non ha voglia di impegnarsi davvero.
Consigliato, in definitiva, a chi vuole un “piatto forte” del genere e cerca un eurogame che sappia mettere alla prova anche dopo molte partite.
Valutazione finale
Sintesi dei criteri che compongono il nostro giudizio su Nucleum.
Materiali solidi e abbondanti, ma un tabellone dal colpo d’occhio poco riuscito: palette poco contrastata e leggibilità compromessa nelle fasi avanzate.
Un rompicapo complesso, ricco di incastri e pianificazione a lungo termine: una delle esperienze strategiche più appaganti per gli amanti degli heavy euro.
Solido in tutte le configurazioni da 2 a 4, con il meglio in tre giocatori. L’automa è una piacevole sorpresa.
Alta varietà di obiettivi, grande libertà strategica e setup variabile: richiede impegno ma ricompensa ogni partita con nuove strade da esplorare.
Voto finale medio: 7.75/10